Cos'è la magnitudine assoluta? [III]

Siamo arrivati al terzo e sudato appuntamento con la magnitudine ed è il momento di parlare di magnitudine assoluta.

Prima di cominciare conviene ricordare una cosa che spesso confonde quando si usano le magnitudini. Ovvero che minore è il valore della magnitudine, più luminosa sarà la stella. Quindi, se per esempio prendiamo due stelle: una con magnitudine apparente 1 mag e l'altra 5 mag, la stella con 1 mag sarà la più brillante.

Nei due post precedenti abbiamo, inoltre, visto che la magnitudine di una stella dipende sia dalla sua luminosità che dalla distanza da noi. Questo significa che se poniamo due stelle, con diverse luminosità, alla stessa distanza queste ci appariranno differenti ed in particolare la stella più luminosa sarà anche la stella che ci apparirà più brillante. Ovvio?!?

Bè se vi pare ovvio allora facciamo un altro esempio. Poniamo due stelle con diverse luminosità, la più luminosità a una grande distanza, la meno luminosa invece la mettiamo molto vicina a noi. In questa situazione la stella più vicina sarà quella che ci apparirà più brillante. Ok... è un discorso molto qualitativo. Se volete divertirvi basta usare le formula dell'episodio II.

Comunque sia, questi esempi ci portano a dire che la magnitudine apparente non dice nulla sulla luminosità intrinseca della stella, ovvero se vediamo in cielo una stella con magnitudine apparente minore di un'altra (ovvero più brillante), questo non significa che la prima sia davvero la più luminosa.

Per ovviare a questa degenerazione, gli astronomi hanno introdotto una nuova definizione di magnitudine nella quale la distanza è fissata quindi il suo valore dipende solo dalla luminosità della stella. Questa magnitudine è la magnitudine assoluta.

Più precisamente, la magnitudine assoluta è la magnitudine apparente che avrebbe un corpo celeste se posto alla distanza di 10 parsec (32,6 anni luce) dalla Terra.
Esprimendo questo concetto con una formula possiamo scrivere:
Dove di vede bene nell'ultima relazione che la magnitudine assoluta dipende solo dalla luminosità della stella stessa. La costante di valore 5 è originata dalla definizione stessa di magnitudine assoluta nella quale la distanza è fissata a 10 pc. Moltiplicando 2.5 per 2 (che è l'esponente dell'argomento del logaritmo e che, per la proprietà dei logaritmi, può essere portato a moltiplicare il logaritmo stesso) e sapendo che il logaritmo in base 10 di 10 vale 1, si ottiene proprio il valore 5.

Nella pratica, la formula soprastante viene usata poco, perché di una stella non sempre si conosce a priori la sua luminosità; piuttosto quello che si misura è la sua magnitudine apparente e, se pur con qualche difficoltà, la distanza.

Partendo dalla formula della magnitudine apparente e modificandola seguendo la definizione di magnitudine assoluta otteniamo la relazione:
... che semplificata permette di ottenere una relazione utilissima in molti ambiti astronomici:
Questa formula permette di:
  • ricavare la magnitudine assoluta, conoscendo la magnitudine apparente e la distanza di un corpo celeste (una stella, una galassia, un asteroide etc.). La difficoltà che può nascere in questo caso è data dalla determinazione della distanza dell'oggetto
  • ricavare la distanza del corpo celeste se si conoscono la magnitudine apparente e quella assoluta. In quest'altra situazione invece la magnitudine assoluta la si può conoscere a priori solo per alcune classi di oggetti che permettono di ricavare la luminosità di una stella da altri parametri. Per esempio le variabili di tipo Cefeide permettono di ricavare la luminosità noti il colore ed il periodo di varibilità.
Eccoci arrivati quindi alla fine anche di questo post ma l'avventura nel girone infernale delle magnitudini non finisce qui.


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Commenti

  1. Ciao! Spieghi davvero molto bene....è molto interessante...
    Avrei una domanda in proposito: se una stella dunque è vicina a noi più di 10 pc è sensato dire che la magnitudine apparente è maggiore (quindi ha un valore più piccolo) di quella assoluta?
    (Te lo chiedo perchè io avevo pensato così, ma il mio libro di astronomia sostiene il contrario...)
    Grazie e ciao!

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  2. Ciao. Grazie per i complimenti.

    La magnitudine assoluta non è altro che una convenzione secondo la quale si decide di calcolare la magnitudine di una stella ad una certa distanza (10 pc) da noi.

    Questo implica che se le stelle sono più lontane della distanza di riferimento, le dovremo in un certo senso "avvicinare" e pertanto diventeranno più brillanti. In altre parole le magnitudini assolute saranno maggiori di quelle apparenti. Invece, se le stelle sono più vicine di 10 pc le dovremo "allontanare" ovvero diverranno più deboli, pertanto le magnitudini assolute saranno minori di quelle apparenti.

    Per fare un esempio pratico prendiamo in considerazione il Sole. Il Sole dista da noi una unità astronomica, ovvero 4.848 10^-6 pc. La sua magnitudine apparente è -26.81. Facendo qualche conto si trova che la magnitudine assoluta è di 4.76. Quindi la magnitudine apparente del Sole è minore di quella assoluta.

    Spero che la risposta sia stata chiara anche se capisco che le magnitudini, con la loro scala logaritmica invertita sono un pò complicate da capire all'inizio.

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  3. Salve e complimenti per le spiegazioni, veramente lineari e comprensibili.
    Vorrei chiederti se ancora frequenti il sito, avendo letto una notizia su un asteroide 2010 SO16 che ha una magnitudine assoluta H=20,7. Questo vuol dire che è difficile da vedere immagino, ma quello che non capisco è dove la posso individuare.
    Qui il documento: http://star.arm.ac.uk/preprints/2011/574.pdf

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  4. Ciao. Scusa il ritardo ma frequento poco il sito negli ultimi tempi.

    Per conoscere con precisione le effemeridi (ascensione retta, declinazione e magnitudine giorno per giorno) di 2010 SO16 ti consiglio il sito della NASA:
    http://ssd.jpl.nasa.gov/horizons.cgi

    Secondo questo sito, l'asteroide dovrebbe avere una magnitudine visuale apparente circa uguale a 20, la quale richiede un telescopio professionale e condizioni del cielo ottime. Inoltre 2010 SO16 non è visibile dall'Italia in questo periodo: si trova nella costellazione della bussola. Spero di aver risposto alla richiesta... a presto!

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