Le Costellazioni Estive

 

[[Estratto del discorso del Video]]

Cominciamo un breve viaggio tra le principali costellazioni del cielo estivo, tracciando rotte tra le stelle più luminose, disegnando archi, triangoli e altre figure geometriche per riuscire a districarsi in questo immenso mare di stelle. 

Di percorsi da fare attraverso il cielo ce ne sono tanti quanti se ne possono tracciare in mare aperto. e ognuno può trovare il suo preferito. Qui vi propongo il mio personale. 

Per orientarsi tra le stelle, come anche nella quotidianità, serve un punto di riferimento: un qualcosa di facile da riconoscere e da cui partire. 

La costellazione più nota e più conosciuta è l’Orsa Maggiore.
Queste sere d’estate la troviamo nella metà inferiore del cielo verso Nord-Ovest. Le sette stelle più brillanti dell’Orsa Maggiore formano l’asterismo del Grande Carro, o del Grande Mestolo, come la chiamano gli Americani. Come abbiamo visto già in altri video queste stelle sono la nostra pietra miliare celeste e ci aiuteranno a trovare altre costellazioni. Partiamo dalle due stelle del carretto che si trovano dalla parte opposta del manico. Si chiamano Merak e Dubhe. Partendo da Merak e dirigendoci verso Dubhe, proseguiamo il percorso appena iniziato fino a quando arriviamo a una stella non molto brillante e apparentemente senza altre stelle luminose attorno. 

E’ la Polare chiamata così perché, ai giorni nostri, si trova vicina al Polo Nord Celeste.
La Polare fa parte dell’Orsa Minore, una costellazione di stelle per lo più deboli e difficili da vedere in cieli inquinati da luci. 

Tra le due Orse si intrufola la coda del Drago, una bella e sinuosa costellazione formata da stelle non molto luminose che avvolge in parte l’Orsa Minore e si estende verso Ercole, che incontreremo tra poco. Tra le stelle del Drago la più brillante è Thuban che fu la polare degli antichi Egizi. 

 Tornando alla nostra Orsa Maggiore, stavolta prendiamo la coda come guida e proseguendo la curva iniziata da essa arriviamo alla fulgida Arturo, la stella più brillante dell’Emisfero Boreale Celeste, facente parte della costellazione del Boote, il bovaro. 

A sinistra del Boote c’è una piccola e graziosa costellazione: la Corona Boreale la cui stella più luminosa si chiama Alphecca, detta anche Gemma. 

Adesso, partendo dalla brillante Arturo e andando verso Gemma proseguiamo fino a quando non incontriamo, praticamente sopra le nostre teste, la luminosa Vega, nella costellazione della Lira

Lungo il percorso appena tracciato, a metà strada tra Gemma e Vega, incontriamo quattro stelle meno brillanti di Vega che formano un bel trapezio: esso rappresenta il busto del mitico Ercole, l’eroe che superò le epiche 12 fatiche, alcune delle quali rappresentate proprio nelle costellazioni. 

Eravamo rimasti alla bellissima Vega proprio sopra le nostre teste, almeno in queste sera di metà agosto. Non molto lontana da lei si scorgono altre due stelle brillanti: sono Deneb e Altair, rispettivamente nella costellazione del Cigno e dell’Aquila. Il Cigno è una bella costellazione che contiene un asterismo detto Croce del Nord. Vega, Deneb e Altair formano l’asterismo del Triangolo Estivo, bello da vedere e facile da individuare le sere d’estate. 

 Se poi vi trovate in un luogo buio e con un cielo limpido, vedrete il Triangolo Estivo solcato da una fascia lattiginosa: è la Via Lattea. 

A questo punto partiamo da Deneb e passando per Altair proseguiamo il cammino fino a quando non incontriamo un astro molto luminoso: è Giove che, insieme a Saturno, abbiamo incontrato all'inizio di questa passeggiata e si trovano nella costellazione del Sagittario. [La presenza di Giove e Saturno è riferita all'Agosto 2020]

Se per vostra immensa fortuna vi trovaste in un luogo non illuminato almeno in direzione Sud, vedreste la scia lattiginosa della Via Lattea seguire parallela il percorso appena tracciato, partendo dal Triangolo Estivo e arrivare all’orizzonte tra il Sagittario e lo Scorpione la cui stella più luminosa prende il nome di Antares. 

In fine, tra lo Scorpione, l’Aquila ed Ercole, in questa vasta zona di cielo senza stelle appariscenti, si trova Ofiuco (il Serpentario) con la sua Rasalhague. 

[[Estratto del discorso del Video]]

Partiamo sempre dall’Orsa Maggiore, grazie alla quale abbiamo visto come individuare la Polare partendo dalle due stelle del carro: Merak e Dubhe. 

Tenete in mente la posizione della Polare perché ci servirà. Adesso, partendo dalla stella centrale del manico del grande Carro, Mizar si chiama questa stella, tracciamo una linea che passa per la Polare e prosegue oltre. 

Arriviamo dalla parte opposta dell’Orsa Maggiore rispetto alla Polare, dove si vede una W. E’ Cassiopea, formata da cinque brillanti stelle che ci permetteranno di trovare facilmente altre costellazioni. E’ un po’ una costellazione guida come il Grande Carro. Le stelle principali di Cassiopea sono Caph, Shedar, Navi, Ruchbah e Segin 

Partendo da Shedar e passando per Caph, arriviamo alla costellazione del Cefeo, che non è fatta da stelle molto brillanti ma è facile da identificare se in essa riuscirete a vedere una casa con un tetto spiovente che punta quasi verso la Polare. Nella mitologia greca, Cefeo era il marito di Cassiopea. Torniamo quindi alla regina Cassiopea. Stavolta però partiamo dalla stella centrale che si chiama Navi. 

Ci dirigiamo verso Ruchbah e proseguiamo fino ad arrivare a Mirfak, la stella più luminosa della costellazione del Perseo. Il Perseo assomiglia a una y a testa in giù. 

Ritorniamo alla nostra costellazione guida: Cassiopea e stavolta uniamo Caph e Shedar (le due stelle che abbiamo usato per trovare il Cefeo) ma facciamo il percorso al contrario. Arriviamo così ad Almach, facente parte della costellazione di Andromeda

Le stelle principali di Andromeda sono quasi in fila e partendo da Almach e dirigendoci verso destra arriviamo alla costellazione di Pegaso, il cui immenso quadrilatero è facilmente identificabile in cielo. 

Sotto Pegaso c’è la costellazione zodiacale dei Pesci, formata da deboli stelle, e che di questi tempi ospita il pianeta rosso, Marte, che appare verso Est intorno alla mezzanotte, e che brilla più di Saturno e meno di Giove. [La presenza di Marte è riferita all'Agosto 2020]

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